venerdì 11 maggio 2012

11-05-2012 Germani reali a guida di me attento al dromico andare delle cose.

Su quel ramo di asfalto che porta al sacco a 40 metri dalla rotonda che all'una fa sorridere gli sportivi di Richard Branson eccomi presto questa mattina e solitario essere sorvolato ma in squadra da un germano rele. Vola tipico con quel suo addome ad ape moltiplicato 100 volte e faticando. Voliamo insieme finchè stanco in antidromico mi atterra in rada rotonda. Tempo fa, forse un mese eravamo con i colleghi medici in formazione e specializzandi ad amplificare capitolati legali in parlamento sui vantaggi del settore lavoro in medicina. Dove specializzarsi e a chi dedicare ore gratuite da stegisti affamati. Ecco che mentre in un migliaio facevamo fila tra la statale e piazza Cavou, ecco comparire in alto un germano reale beccare e dare punizione a un corvo aquilino. Cosa rara e mai vista. E' sembrato a tutti u momento di comunicazione tra ordini superiori. Mancava l'Albatros. Proseguo divertito dopo questa riflessione ricordando l'incontro di domenica mattina. Nel centro del paese della meccanica tra una vite e un vitigno mi passa avanti un minuscolo passerivorme. Quasi lo investo bloccando il motore. Si ripara tra le spine di un cespuglio. Fermo tutto introduco lento la mano e lui quasi mi aspetta per la adozione. Stimo insieme tutta la mattina. Vado a trovare l'amico gestore in ospedale giriamo anche per l'hospice e presto presento alla migliore tea maker il mio piccolo nuovo amico. "E' un uccello, lo vuoi toccare?" Mi sorride e mi prega di aprire finestre e stipitini e liberarlo al vento. "Brutale figlia d'etologia domestica  felina e canina, ma non vedi che anche Simrem (è il suo nome, biacronimo di sistema relazionale! ) è ora di mia adozione?" Il volatile è tranquillo come nel nido. Giro il braccio teso a 45 a sx e 45 a destra. Lui con la testa segue la direzione del vettore derivata uno. Alla fine della giostra è tranquillo come dopo i primi voli appena sulla terra. In casa mi stà sull'indice. Se riduco l'altezza comincia a muovere le ali e cinguetta ma rimane sulla falange. Se scendo più rapido vola in modo prevedibile su ciò che in quell'istante più lo attira. Prendo del riso giallo e lo metto sulla scrivania completamente libera. Poi un centimetro di pallina sempre gialla di mais. In tutta risposta mi ritrovo una cacchetta di medie dimensioni ma identica per forma e colore al cibo che lui rifiuta. Con una amica poi navighiamo per cose e case. Lei lo tiene nel pugno. Il piccolo mutato il sistema relazionale in breve chiude palpebre e ritmo e si addormenta per sempre. Lo stesso stamattina e in altre occasioni si ripresenta in movimenti e toni e sembra lui resuscitato dalla primavera. E per finire oggi tra cigni oche tra cui la razza delle mie adottate ecco tre germani reali scappare da un gatto bianconero appostato come davanti alla televisione. Una storia molto triste ma pur sempre narrabile. Scusatemi il genere verista un pò tragico! Concluderò quindi con un happy end. Simona Ravizza oggi scrive a quattro mani con Andrea Galli sul corsera Milano sulla situazione pre zunami estivo della situazione al San Paolo direzionale. Ricordo l'ultimo intant book best seller in collaborazione con Mario Gerevini di cui Formigoni ne ha fatto ampi falò. Non è di Pollami cqui che si più solo parlare!
Grazie. Dott. Carlo Monaco Marconi Pellegrino.

Nessun commento:

Posta un commento