martedì 29 marzo 2011
24.03.2011 La bellezza sei Te anche se in bene tutto è bello anche ciò che si percepisce appena e non si sa di cosa.
Da tempo la bellezza è un disordine verso un graduale ordine migliore. E' la mamma incinta costruita da sempre e tenuta selezionata a conoscere sofferenze e disciplina per ottenere minior acume possibile e massima felicità secondo il suo senso razional sensoriale. E' il sole che da sempre bacia con intensità differente la terra e ne fa una variante infinita visto che ancora la terra c'è e funziona quasi come allora. Il primo bacio e il primo bacio con la donna che ami. Quando passa per la vista per l'udito e così fino alla migliore delle procedure di principi per produrre una pietanza di compagnia non si evita la parola che da sempre si accompagna a bellezza che è qualità. Spaghetti col sugo ma di ragù e speziato come ai tempi di Marco Polo. E' comunicazione tra due esseri che se di voglia a crescere tenderanno agli stessi percorsi e si ritroverranno a darsi una mano per non sbagliare in questa creazione umana che è la società stretta e ricca di obbiettivi ma per pochi. Bellezza è rincorrerli con la maggior correttezza possibile. E' regola aperta e tradizione. A scuola ci insegnavano che la storia non ha ne capo ne coda. E' differenti interpretazioni filosofiche ma talvolta tutto l' insegnabile arriva dal mastro allo studente per gradi per un migliore equilibrio tra le cose. Ma se un docente non riconsce errori di impostazione. Si rinforza nella sua permalosità questa di sicuro è bruttezza ed è così da sempre. E' errore di comunicazione. Tutto ciò che non è in tempo sulle sue reti sociali è graduale decadenza e difficile rinascita fino alla bruttezza indice di malattia. Qualunque. Dalla cellulite alla celiachia. Le cartelle cliniche hanno strati per tutti. Per i più fortunati cresciuti tra parole e onde al Gauss la storia si ferma alla correttezza di impostazione familiare e di abitudini fin dall'infanzia e di scelta in scelta verso il bello per me e per tutti secondo moda e quindi per me fino a stabilire che vestito mettere per avere voglia di esserci con generosità e sufficienza per quell' istante ovviamente creato per la maggior bellezza possibile e per il maggior numero di persone che vi arrivano. Oggi è il primo giorno di primavera nel clima e nell'aspetto "un retaggio all'ambizione al vero che insegna? senza manco la parola" mi cinguetta il merulus in traduzione istantanea senza che l'invidia del corvus coronae ne stronchi ogni abizione umanoide. Ad ogni curva senti profumi radunati dalla generazione di un anno fa. Vedi la morbidezza dei petali innescati da un vibrare comune dalle radici che non hanno mai smesso di allungarsi e di nutrire anche nell'aspetto freddo spollinato. Brutto non è il ramo di neve, il sempreverde pronto a coprirti a ogni mobile trillo di chi sa che quel nido forse è pasto del non detto. E nella luce di un abbraccio al massimo della comunicazione umana fatta di carezze pennelli che gustano punto per punto ridando tono a tutto per il solo piacere che si ama ciò di cui ci si fida e si riceve in breve la stessa luce in un silenzioso sentirsi e di sentire fino all'ultimo lo scorrere d'energia assenza di nulla e pienezza nella pienezza. Bellezza è soprattutto vincere qualcosa per la prima volta, tipo il CD! MA di che poi? Quindi Grazie ancora una volta in più.
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