domenica 1 agosto 2010

14-06-2010 Sabbia in goccie salienti tempo sindacale in una memoria che spaziando fermando cristallizza e sa di silicone.

Mio cugino parte per il Sudafrica e mi chiede di accompagnarlo all’
aereoporto di Orio al Serio dove lo attende la flotta Rayanair d’
Irlanda. Raro cugino Cesare unico e introvabile mi decido di spendere
ogni mio tempo per rendergli agile la partenza. Puntuali stamane alle
due siamo in aereoporto. Saluto e riprendo il ritorno per gli
appuntamenti della mattina. Ma il sonno mi coglie potente e sono
costretto a fermarmi riposando cullato dagli ammortizzatori plasmati
della mia 500. Alle 6:30 riparto. Fermata a Calusco d’Adda. Una
chiesatta dove si respira un arte di Giovanni XXIII. Roncalli 261
vescovo di Roma nasce proprio nella provincia di Bergamo nel comune
Sotto il Monte Giovanni XXIII sua frazione Brughiere. La chiesa
ricorda da fuori Greenwich, o la prima centrale nucleare in Bretagna a
Brennilis o la cupola del San Raffaele. Qui a Calusco c’è in alto una
madonnina dorata che sembra la bunta di una freccia o di una penna a
sfera. Testa al cielo braccia a 45 gradi dal corpo come un aereo che si
impenna. Proseguo dopo colazione e giornale. Al ritmo dei semafori, del
traffico e di radio monte Carlo ispirata arrivo a pagina 5 del corriere
Milano. La splendida Letizia Moratti a destra a perorare la causa della
sua fondazione chiamata Casa di Letizia per prorogare il suo mandato
presidenziale del comune milanese. A sinistra il cardinale Dionigi
Tettamanzi. L’articolo lo vede chiamato ad una funzione difficile. 250
preti, 40 vescovi le autorità politiche come appunto Letizia Moratti,
Formigoni, La Russa (ministro della difesa), Lupi (vicepresidente alla
camera). 40 testate giornalistiche di tutto il mondo. E’ la
celebrazione alla vita attiva del vescovo di anatolia Monsignore Luigi
Padovese cappuccino docente in diverse università. E’ morto
tragicamente il 3 giugno di questo anno. Quel 3 giugno il papa si
recava credo a Cipro a incontrare le autorità religiose d’oriente tra
cui anche il papa ortodosso. L’articolo lo leggo distrattamente. In
coincidenza con la messa a fuoco della pagina capito su una collinetta
con un altrettanta splendida chiesetta. Vi entro. La cupola è identica
a quella di San Carlo Borromeo di Corso Vittorio Emanuele II. A tre
navate ma la centrale a base quadrata questa. La cupola invece è a
rosette esagonali molto simili alla cupola Borromeica con la differenza
che qui sono 7 a decrescere verso una colomba centrale in quella a base
circolare di San Carlo sono 5. La coincidenza più grande è che il
Cardinale Dionigi Tettamanzi l’ho visto celebrare messa proprio il 3
giugno nella chiesa di San Carlo con al centro Letizia Moratti quella
dei 5 scudetti consecutivi più la coppa Italia e campioni quest’anno.
Una processione tra questa basilica ristrutturata del 1847 circa sulla
base della chiesa delle serve di Maria e il Duomo di Milano. Continuo
allora il viaggio. Riesco ad entrare nella chiesa del Duomo alle 10 e
30 precise. Trovo un posto fortunato proprio a sinistra. Intravedo da
molto lontano il cardinale ma combino il reale con la trasmissione
sullo schermo gigante. E’ tutto vero! Si susseguono letture di rito
antico, Luca, letture dell’ultima ora del segretario di stato Tarcisio
Bertone e pareri delle più alte cariche della gerarchia cattolica.
Intanto mi scorre il corriere di oggi a celebrare le nuove elezioni
in Belgio con la vittoria del conservatore cattolico fiammingo Bart De
Wever. 5 governi importanti nella città di Bruxelles, il capitale, il
comunale, il provinciale, il regionale abbondante se fino a Treviri, e
l’europeo alla vigilia della sua presidenza europea appunto, forse sei
o sette se consideriamo la Nato e altro di importante come la borsa
economica. Lo stesso a Roma dove però la borsa e l’editoria è grande e
indipendente. Intanto la Germania in Sudafrica ieri ha giocato
divinamente ed è la prima squadra che ha vinto di misura 4 a 0 alla
vigorosa Nuova Zelanda. Tutto si muove magicamente all’interno del
Duomo. Mi ritrovo a spalmarmi il viso delle mie stesse lacrime e non so
a che lutto mi commuovo cosciente di un ingiustizia troppo diretta
passionale e assurda in visione di una rinascita e giustizia più grande
come ha guidato egregiamente Don Luca Pozzoni che per altri doveri ho
perso da più settimane. Una donna urlava dalla disperazione trasportata
all’esterno dalla porta coincidente con l’ex monastero di Santa
Radegonda di fronte la chiesa di San Raffaele. Molti come me
ringraziando di essere ancora in vita e con la preghiera grande che chi
in vita ha il dono grande di molte grazie non se ne veda privato per un
difficilissimo obiettivo per un progetto invisibile per i pensieri
impossibili. Spero di non perdere la coincidenza incontro con un altro
padre della medicina come tutti gli eletti primari. Lo psichiatra
primario Enrico Smeraldi e Piero Coda alla presentazione del loro
ultimo libro Anima e Mente.
Scusate e grazie. Dott. Carlo Pellegrino.

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