venerdì 10 settembre 2010

The Pianist Trailer

11-09-2010 Tre grandi laghi condivisi simbolo che la mente è Una se le sinapsi si baciano sorridendosi!

Il lago Maggiore a mia memoria è quello delle gite di liceo. Una giornata alle isole Borromee a sfarfallare con Danilo Alessandro Claudia Monica e con tutti quelli che ricordiamo. Tutti indelebili perché compagni assegnati e famiglia di ogni giorno. Dispetti astucci condivisi compagni di letto e di sogni. Ieri Io Giovanni e Giovanna e Cesare eravamo intorno ad un tavolo a mangiare sulle rive di Stresa. Ci attendeva l’organizzazione Dino Ciani in sala azalee dell’hotel Regina Palace! Dino fu pianista tra il 1941 e 1974. Nativo di Fiume studiò a Genova e Roma. Conobbe direttori ancora oggi molto famosi come Riccardo Muti Claudio Abbado. Muore giovane a quasi 33 anni di un incidente stradale a Roma. Ieri sera suonava Fiorenzo Pascalucci nativo di Campobasso nel 1987. Giovane a mio orecchio perfetto, lui ovvio il mio orecchio tende all’insù. Sempre ci si domanda come può la memoria manuale e acustica essere così possente e fine! E come noi esseri mortali disistruiti ne usiamo una percentuale minima. L’hotel è da 10 stelle per i marmi colorati in terra. Il giardino con piscina sul retro e un errore di tasti tra tutti. Sesto piano e ultimo dell’ascensore. Stanza con possibile doberman interno buia. Muovendoci io e Cesare a tentoni e di luce fioca di cellulare, si è vista una delle più belle micro piastrellate room con juacuzzi idromassaggio vetrata in alto e a parete con vista su Lago e Isola Bella. Qui sicuramente Manzoni e Giovanni Bosco sostavano a riprogrammarsi in bagno antistress per l’importante visita che li attendeva con Antonio Francesco Davide Ambrogio Rosmini Serbati che li attendeva poco più in là. Lui sacerdote beato dal 2007 disse del Rodense Manzoni «è una delle sei o sette intelligenze che più onorano l'umanità». Lui che trasportò e radunò pensieri e filosofia di Rovereto cosciente che Rovigo era forse già oltreconfine allora sparsa tra le rive del fiume Pò. Ecco appunto per nesso di mare anche se desalinata saliamo da Stresa e ci troviamo a Locarno. Nella cittadina Svizzera, ma italiana per correnti di lago, visse fino a 80 anni un'altra fine intelligenza dell’umanità: Erich Fromm (1900 1980). Tedesco Ebreo di Francoforte sul fiume Meno della regione di Assia. Fine psicanalista e sociologo amico di Freud. Viaggiò molto. Psicoanalista ortodosso Freudiano a Berlino per la guerra emigrò negli Stati Uniti poi visse in Messico ma tornò a Muralto su quel ramo del lago italiano che bagna la Svizzera. “Ist Lieben eine Kunst?” potrebbe tradursi in “ E’ meglio Leibniz di Kant?” Invece è “Die Kunst des Liebens!” 谢谢

09-09-2010 Tra le pieghe toscane un libro ben scritto di Bruno Perini con nuove importantissimi chiavi Besseres zu tun Exegese .

Tutto si è svolto in semplicità con i due festeggiati orgogliosi di esserci e di avere prestato fede al giuramento di 50 anni fa. Giovanni e Giovanna si sono prestati al regalo dei loro figli per i 50 anni di matrimonio. Weekend in una masseria Toscana. Tutti si era lì nel primo pomeriggio. In tempo per vedere il sole calare e le colline tutte intorno dipinte dai colti artigiani agricoltori. Primo breefing davanti la micro piscina in plastica di 4 metri quadrati rilassati al solarium. La città più vicina visibile a sud in lontananza era Empoli con la sua parte di Arno arricchita del plancton fiorentino diretto a Livorno. Subito ai piedi della collina Martignana. A nord la collina di Montespertoli (257 m.s.l.m.) Siena e San Gimignano (324 m.s.l.m. non più provincia di Firenze ma Siena). Questo mentre sui giornali il sindaco di Firenze Rienzi polemizzava con il suo segretario Bersani e Siena appare di sinistra dal 1991. Così come la Toscana è guidata dal PD Enrico Rossi da marzo 2010 già assessore alla sanità per 10 anni. Noi non si è fatto politica ne si sapeva la direzione delle scelte politiche del luogo. Si è viaggiato in 5 macchine e già il secondo giorno eravamo a San Giminiano. Intorno le Pievi, piccole raccolte chiesette incerte se appartenere al Gotico o al Romanico. Datate intorno al XII secolo prima di Dante e San Francesco. Respiri l’origine dell’Italica poesia e appartieni a un comune sentire e pensare. La prima chiesa visitata in realtà è un lembo di terra regalato da Brogio Michele nel 1272 all’Ordine di San Agostino. Il primo convento del tipo in Toscana era del 1243. Strano è che era un ordine mendicante come gli altri due: i Francescani e i Domenicani. Strano è che questi sono nati con il loro fondatore mentre il primo nasce molto dopo il 400 tempo in cui Agostino conobbe Ambrogio e Simpliciano a Milano. L’altra Pieve è quella vicino al comune ed è la Collegiata di San Giminiano. Particolare splendido del Ghirlandaio studente di Andrea di Michele Cioni detto il Verrocchio come Leonardo coevo e nel dipinto nella cappella di Santa Fina Ciardi di San Gimignano morta nel 1253 riproduce le case del futuro torri oggi grattaceli domani.

Ma torniamo agli artisti del presente. Bruno Perini, avevo un compagno di liceo con questo nome, nipote di di Celentano è l’intelletuale della famiglia e ne descrive i nessi e con precisione ne definisce i contorni. Esordisce col dirsi di Saronno che nel 1908 ha dato i natali a Luigi Berlusconi padre del premier. La mamma Maria sposa un sarto della città Paolo Perini. I suoi nonni, genitori di Adriano, sono Giuditta Giuva abile sarta e Leontino Celentano. Anche la moglie di D’Alema ha nome Linda Giuva è foggiana ed è attualmente professoressa a Siena. Da Foggia si trasferiscono a Galliate in provincia di Novara nel 1927. A Foggia sono nati rispettivamente nel 1917 Rosa, nel 1920 Alessandro, nel 1922 Maria, nel 1925 è nata Adriana. La famiglia si trasferisce prima a Robecco in provincia di Monza e poi dopo la morte di Adriana per leucemia si muovono al 14 di via Gluck. Una strada dedicata a un musicista bavarese del 1700. Anche il mio vicino Mario Pezzotta musicista di Chiara Fama ha abitato in gioventù in via Gluck e ha conosciuto i Celentano. Lui venticinquesimo e ultimo di una numerosa famiglia nato il 25 di dicembre e anche per questo miracolo chiamato Natalino. I Celentano si trasferiscono in via Cesare Correnti. Continuando c’è la Chiesa di San Vincenzo dove si è sposato mio Zio Franco a due passi dalla Cattolica. Claudia Mori si chiama in realtà Claudia Moroni. Celentano è del 1938 e ha frequentato il collegio Don Bosco in via Copernico forse compagno di banco e di giochi di Silvio Berlusconi che è del 1936. Il libro è veramente ben scritto ed è stato regalato personalmente a mio Zio Franco dall’ illustre giornalista economico e giudiziario.

Dank!