sabato 20 novembre 2010

20-11-2010 Tra le onde dell'asfalto in compagnia della prosodia dell'alimentazione.

Un po’ come Treviri, Ferno, Ro Ferrarese, Lecco è il libro di Roberto Parodi. Un origine per un appartenenza per un pensiero felice ma attuale. Una riflessione razionale sul magnetismo ambientale italiano e africano. Chi raccoglie stimoli sulla moto è Roberto Parodi al suo secondo libro. Capostipite è un ingegnere che ha aperto il suo rubinetto quanto basta per donare i suoi tre figli di una passione vera per se stessi e gli altri. Roberto ingegnere meccanico scrittore giornalista, Benedetta laureata in lettere moderne scrittrice e giornalista televisivo Italia 1, Cristina laureata in lettere in Cattolica giornalista televisivo canale 5 già di Odeon TV e moglie di un architetto di Carpeneto e direttore della casa di produzione televisiva Magnolia ex direttore di 5 e 1 e che collabora anche con 7. Sembrava di vedere una festa a Villar Perosa ieri alla libreria Mondadori di Piazza Duomo. Tanti amici familiari tutti donati di quel personalismo da computer ma rispettosi e speciali come si stà nelle grandi famiglie. Un po’ famiglia Monaco più aperta alla barriera corallina invisibile necessità ma senza cibo tarallucci e vino. “Alessandria è forse quel seme di bravura salmonica che ha portato la tecnologia antica a spostare l’ingegno civile attraverso un legno africano a risalire fin alla lagunaccia romagnola e fin su su al ristoro dei chiari santi piemontesi?” E una delle domande che l’Harvista si fa cavalcando le onde degli asfalti di tutto il mondo. Si risponde interpretando quei due scoppiettii cosi precisi fatti di di più di meno e si dice “se Pio IV toscano della casata dei Medici creò il ventiduenne cardinale Carlo Buon Romeo senza la televisione io devo solo continuare a vivere scrivendo che il mondo è già uno.” Si libera degli orologiferi tic tac di città e le riflessioni le lascia al mondo che ascolta la sua prosodia fatta aquila che atterra di continuo. Non ha neanche il tempo di gustarsi gli sguardi di ammirazione della viva platea che vola. Ieri invece i due scrittori hanno firmato tutti i loro libri ai presenti. Il costo di un biglietto del teatro per gustarsi l’impostazione pratica del mondo intellettuale e televisivo italiano dei prossimi 100 anni. Usciti in piazza Duomo la luna era quasi piena e come sempre si accompagnava con Venere ma più distante del solito. La partenza era per me sobria. Dopo la sera con Luigi Luca Cavalli Sforza luminare della Scienza e curatore di libri UTET per studenti atterraggio a Vialba con gli amici medici di nuova formazione ma discendenti di altrettanti evolutissimi ingegni pratici. Trattato come un vero amico mi sono sentito volare. I 5 poi sono dopo la colazione sono andati verso l’aereoporto di Bergamo a conquistare il mondo. Studio del libercolo fondamentale del nobile Cesare Beccaria discendente dei Visconti di Rho con la sua appartenenza a quella accademia dei Pugni fondata da Piero Verri nel 1761. L’anonimo libercolo che arrivò anche ad interessare Voltaire e Rosseau è del 1764. Lettura di Guido Olimpo e dei suoi articoli informatici su Svezia e Cina comodamente seduto in un “bistrò” di Washington mi suggerisce la voce eco-memo-frenica. Non sbaglia! Senza accento è fuliggine stemperata un invenzione chimica dell’antico Egitto che ricopre le chine a sfondo bianco del libro di Roberto con accento è un modesto bar ristorante francese nella città degli ingegneri. A pranzo con l’amico rimasto che riunisce un'altra speciale squadra di medici in formazione. Parto felice. Tram 19. Scendo alla prima per influssi dell’aria. Treno da Certosa per Villapizzone. Triennale. Bovisa piazza Bausan. 92 pulman animato da bimbi speciali. Mi commuovo pensando a Eleonora, no a Rita si Rita di Zia Lea un po’ simile a mitica sorella Gaia o mitico rovighese. Piccoli già star. Scendo a Caiazzo. A piedi mi incammino fino al teatro delle verdure. Ne ammiro l’architettura. Proseguo per via Sant Andrea. Mi torna in mente Benigni. Una via che avevo annullato per anni e che mi si è riaperta solo due giorni fa per Cavalli Sforza. Proseguo per via Pietro Verri. Passo nella sala congressi interna di Banca Intesa San Paolo. Qui si riuniscono a breve il Bocconiano Corrado Passera, il Lucernese Fastweb Babelgum Ingegnere Tv Silvio Scaglia creatore di P2P TV, legati entrambi a McKinsey, il Vescovo di Terni Paglia, Marco Tarquinio giornalista attuale direttore di Avvenire, Armando Torno giornalista. L’ex libris è per Scaglia e Paglia con “In cerca dell’anima. Diaologo su un Italia che ha smarrito se stessa.” Saluto perdo qualcosa ma tengo troppo a conoscere la famiglia Parodi. Quindi dalle dimore manzoniane mi muovo verso la chiesa dei Gesuiti di San Fedele. Ritrovo la stessa forma sopra la campana del teatro delle Verdure poi verso il Duomo e qui lo staminale rinnovarore incontro!