martedì 25 ottobre 2011

6-10-2011 Momenti di storia vissuta di un Renzo Vasto Mattioli di via Bigli generale di imprese e armonia. In volontà disse:

Arrivo alla fondazione per Amendola Fiera. Mi è comodo pensare a quando abitavo lì con zio a due passi da casa della sorella di zia. Vedo le nuove strutture di Citylife a due passi dal sole 24 ore. Punto nevralgico economico dell'Italia dei primi del novecento ma anche dopo e durante la seconda guerra mondiale è stato Raffaele Mattioli. Generale della banca commerciale Italiana, passava le sue pause a guardare gli italiani figurarsi tra la scala e palazzo Marino. Anche docente universitario alla Bocconi di Milano sotto la direzione del rettore Sraffa. Un pò ricorda infatti l'importantissimo docente Franco Bruni tra la via Sarfatti e l'ISPI di via Clerici. Nel libretto sapientemente preparato da Francesca Pino si trovano le fotografie originali preparate da lui stesso con la moglie ed è incredibile come nei miei disegni di ieri in università una figura femminile somigli nei tratti dei lineamenti alla Signora. Io non ero bravo per nulla a disegnare ed è come un dono degli studi sulla memoria ippocampale. Bene Francesca Pino anche se durante la sua presentazione sono leggermente invecchiato nei tratti del viso. Ma è un problema del mio nuovo momentaneo "menosonnorem" sistema un pò "palsy" che mi porta a significare il pensiero talvolta in striato riflesso anche un pò liscio meno spero sinciziale. Il libretto termina con un carteggio tra le amministrazioni fasciste e i dirigenti della COMIT la direzione della quale fu poi spostata a Roma. Ci sono per esempio richieste di selezionare il personale di origine ebraiche. " Pressioni moderate ma costanti vengono esercitate per la riduzione del personale di origine israelitica." Gli scrivono in un informativa riservata gli uffici stampa del Duce. E' probabile che Mattioli abbia fatto le mosse giuste partecipando alla liberazione dell'Italia quandò venne a conoscienza che il fascismo non era solo ordine, spettacolari monumenti in marmo pregiato, libera salute e sapienza della giuventù italiana ma era anche sconosciuti soprusi e assurde sofferenze. E' quindi considerato tra i Giusti come il nonno. Coloro i quali al momento della decisione, da generali d'ambiente, hanno trasghedito agli ordini, rischiando, facendo la cosa giusta, lontano dalle passioni vendicative altalenanti, salvando la vittima e il carnefice. Il letterato economista abitò anche in via Bigli che fu frequentata in quegli anni dall'adolescente Einstein. Erano presenti anche Sandro Gerbi, storico e giornalista, autore del libro "Mattioli e Cuccia:due modi diversi di fare la banca e Salvatore Bragantini, già commissario Consob e collaboratore del Corsera autore del libro "Mattioli e la banca: un approccio di lungo periodo". Il tutto coordinato dal giornalista Massimo Mucchetti che somiglia nell'aspetto, nei toni e nei timbri al mio professore amico Edoardo Nobile-Orazio.

Grazie.

Dott. Carlo Pellegrino Monaco Marconi.

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