venerdì 11 novembre 2011

10-11-2011 Ricordi in ordine sparso su un evento nazionale rilevante e il probabile passaggio di consegne a Mario Monti.

Dopo una notte di 9 ore a dormire, ringraziando l'anticipo in prima fila al corriere di fronte Angelo Melloni, Emma Fattorini, Giorgio Vecchio, Dario Fertilio, con l'attegiamento di mia nonna Santelli un pò nonno Carlo e zio Franco, un continuum fin a percepire quell' amaro sul palato che parla al gusto viziato dagli studi purtroppo superficiali di medicina che non smetterò di finire soprattutto quelli sul sonno. Eravamo stati con mamma al cimitero a visitare le tombe. Stamattina mi sono svegliato prestissimo. Ieri sera al ritorno dall'incredibile giornata all'università è passato mio fratello che mi ha dato un passaggio in macchina. Risplendeva la luna piena con una venere piena a distanza di una spanna scalare. La compagnia del sacco si allenava a studiare il nuovo copione. L'ultima volta dopo pallottole su brodway dal grattacielo della superantenna dal Sacco sono comparsi due arcobaleni speculari. Sempre mio fratello mi era venuto a prendere e ci sono le foto sull' tidyer. Tempi di chi scientifica sulla natura e l'universo. ieri poi per una tensione involontari sul pannello di legno è venuto via un perno che sembra una pallottola in acciaio sfilato involontariamente davanti la bravissima neurologa che somiglia a Sofia da grande. Alla rappresentazione su Brodway, in prima fila sono volate le pallottole sparate dal palco. Una l'ho presa alla fine e l'ho lanciata a venti metri della parete posteriore dell'ex-aula magna. Quasi centrando l'obbiettivo. Un estintore ad altezza di un metro. L'altezza era giusta ma di una spanna scalare a sx. Nei camerini arrangiati Anna si cambiava. Miracoli della potenza femminile tranquilla. IEri all'arrivo riesco per la prima volta a fare un resoconto tranquillo a mia madre. Tante volte il tentativo è fallito. E' riuscita a tacere. Mio padre ipnotizzato dalla tv che continuava a ripetere anche a due spessori di cemento e porte di distanza, "non smettere di parlare". Confonde irrita tende. Mio fratello in macchina ha spento immediatamente la radio come faceva il bravissimo Carelli. Alla fine ha parlato lei e mi ha comunicato di avere fatto una visita privata con il Cardiologo del Sacco Sagone già cadiologo di mio zio. Incontrato la mattina. Sono andati entrambi nel suo studio privato. Ha speso, come le avevo consigliato 180 euro. All'angina si è aggiunta una fibrillazione atriale. Quindi Coumadin a entrambi. Io lavoravo nei laboratori della TAO comunque vicino. I suoi affanni di sabato mattina dopo una rampa di scale di cui me ne ha parlato la prima volta a Rodi. Il direttore sanitario fratello di zio Vito ha attribuito la cosa a un problema dei barocettori per l'operazione alle carotidi bilateralmente. Aveva dolori di stomaco dopo anche il giro al cimitero potevano essere infarto o anche principi di attacchi di panico per traumi subiti. In un negozio con mia sorella Pina anni fa è caduta dalle scale rotolando ma rimanendo miracolosamente incolume. Quindi si è chiuso il cerchio. Alla tv c'era lo speciale di Bruno Vespa alle 21. Invitati La Russa, Rosy Bindi, Alfano, Di Pietro. Su rete 4 un filmone sui pilastri della terra. Alle 20 e 30 Lilly Gruber intervistava Eugenio Scalfari leggermente invecchiato e con una leggera acatisia. Poi sempre su La7 hanno trasmesso una bellissima biografia di Berlusconi con la sua stessa voce. Stamattina ho continuato a leggere il libro di bruno Vespa. Quattordici capitoli. Uno interamente dedicato agli amori di Berlusconi. Il primo sugli amori degli adolescenti. Al terzo paragrafo parla del ponte dei lucchetti di Moccia simile a quello di Benedetto Ciellini di Firenze o a quello di Praga e che lui prima di lavorare in Rai da giovanissimo aveva percorso. L'ultimo capitolo è dedicato agli amori di Dio. Parla del generale dei francescani dopo i primi due paragrafi dedicati all' amore di Chiara e Francesco. "Marco Tasca, 54 anni ben portati....è uno di quei veneti che fanno simpatia..." Il quarto paragrafo è dedicato a Beppe Gaido. "Decise di arruolarsi come infermiere fra i fratelli del Cottolengo...lo convinsero a laurearsi in medicina...malattie infettive a Torino....malattie tropicali a Londra....Africa...Kenya....Chaaria....fratel Gaido nasce internista ma adesso pratica qualsiasi tipo di intervento....."

Grazie.

Dott. Carlo Pellegrino Santelli Del Prete Monaco.

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